Uno dei fattori principali del lavoro remoto e flessibile è l'avvenuto passaggio alle logiche di utilizzo degli applicativi e di condivisione dei dati attraverso il cloud.
Tale tecnologia diffusa consente di accedere ai dati e servizi un tempo disponibili solo in azienda.
L’evoluzione ha dato l’addio al perimetro aziendale, un tempo preso come punto di riferimento per la predisposizione di strumenti di protezione degli attacchi informatici. Con il cloud, i dati e servizi sono distribuiti in luoghi fisici diversi e accessibili attraverso sistemi di autenticazione. I dati aziendali infatti, non solo transitano su reti che non possono contare sistemi di protezione come firewall, ma in molti casi sfruttano reti a cui hanno accesso altri utenti, come quella domestica.
Una spinta decisiva per lo smart working è arrivata dalla connettività mobile e dalla diffusione di dispositivi come smartphone e tablet. Ed è proprio in questo contesto che inizia a diffondersi l’aumento esponenziale delle minacce informatiche.
Oggi più che mai, social network, software di messaggistica istantanea e caselle email private rappresentano potenziali attacchi che in uno scenario aziendale, rispetto a quello domestico, sarebbero tutelati dall’applicazione di policy e blocchi a livello di rete.
La cultura della sicurezza
Oltre al pericolo rappresentato dagli attacchi informatici è necessario considerare gli incidenti di sicurezza provocati da semplici errori nell’utilizzo degli strumenti. Una ricerca segnala che il 58% dei lavoratori ha condiviso per errore dati aziendali. Un rischio che aumenta nello smart working e che richiede maggiore attenzione.
L’85% delle aziende conserva informazioni sensibili nel cloud.
L’utilizzo di dispositivi personali per l’attività lavorativa espone i dati a rischi superiori rispetto a quanto potrebbe accadere con i dispositivi autorizzati in azienda.
Il lavoro in mobilità comporta quindi un maggior rischio di attacchi informatici da parte di hacker e cyber-criminali dovuto non solo da una minore consapevolezza da parte di alcuni utenti, ma anche da una presenza specifica di applicazioni di messaggistica o sms che aprono varchi a messaggi di phishing e url pericolosi. Vanno effettuati sempre tutti gli aggiornamenti di sicurezza e va effettuato l’accesso a reti wifi protette.
L’autonomia di scelta in merito al luogo di lavoro è un aspetto interessante perché consente a collaboratori e dipendenti di gestire al meglio il proprio tempo, liberandoli dal vincolo di orario rigido e dall’obbligo di affrontare spostamenti per raggiungere una sede fisica con una riduzione di costi negli spostamenti e nell’utilizzo degli spazi d’ufficio.
Gli strumenti digitali, sia hardware che software, facilitano la transizione verso forme di lavoro flessibile, ma è bene considerare che questa rivoluzione dovrà inevitabilmente tener conto anche del cambio di prospettiva in ottica cyber-security.