Molti brand si stanno rendendo conto che gli influencer marketing “sconosciuti” sono un modo più efficace di testimoniare l’acquisto di un servizio o di un prodotto.
Secondo una ricerca americana condotta dalla Wharton School, Experticity ed il gruppo Keller Fay è stato scoperto che gli “influencer” posso aumentare la conversione all’acquisto tramite una raccomandazione da un utente, un passaparola da un cliente oppure un’approvazione da parte di un blogger.
Molti professionisti oggi cercano un’ occasione di celebrità come soluzione e come processo d’influenza all’attività di vendita, ma ad aumentare le conversioni e la propensione all’acquisto verso qualsiasi brand sono le testimonianze dirette dei consumatori che raccontano la propria esperienza.
Risulta quindi molto importante l’attenzione alla tipologia di servizio o prodotto offerto perchè in qualsiasi occasione potrà risultare un processo utile ed un’attività strategica per agganciare nuovi clienti e continuare a vendere.
Alcuni dati emersi da un sondaggio di Collective Bias su un campione di 14000 consumatori mostra che il 30% dei consumatori sono più propensi ad acquistare qualsiasi cosa dopo aver ricevuto l’approvazione di un utente qualsiasi rispetto alla testimonianza di una celebrità, di un testimonial. Solo il 3% dei consumatori prenderebbe in considerazione l’acquisto di un prodotto se è stato approvato dalla celebrità. Si superano quindi quei veicoli pubblicitari tradizionali per fare spazio a forme alternative di pubblicità che guideranno le vendite.
I risultati del sondaggio indicano chiaramente che i consumatori non sono attratti da annunci pubblicitari e testimonial in malafede ma si informano e chiedono testimonianze da utenti che hanno avuto un’esperienza diretta con il brand:
– i consumatori consultano blog e canali di social media sui propri dispositivi prima di acquistare e il 60% degli utenti hanno preso in considerazione un commento oppure una comunicazione sui social media prima di acquistare;
– gli uomini sono maggiormente influenzati dalle recensioni rispetto alle donne;
– gli uomini e le donne differiscono dalle categorie di prodotti che ricercano online;
– Facebook, Youtube e poi Twitter al momento sono i canali maggiormente consultati per i social media e quindi più convincenti.